Le misure di liquidità alle imprese sono prorogate dal Governo fino al 31.12.2022
Le misure di liquidità alle imprese sono prorogate dal Governo fino al 31.12.2022
La Fondazione Centro Studi UNGDCEC (Unione Nazionali Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) ha presentato alcune statistiche durante il Forum tenutosi a Rimini alcuni giorni fa.
Dal 15 luglio è operativo il Nuovo Codice della Crisi. Tutte le aziende dovranno avere un reparto amministrativo (a prescindere che ci lavori 1 persona, 10 persone, o che sia gestito esternamente presso il commercialista) che non si limiti a “fare i conti” a consuntivo e a confrontarli con il budget.
Consulenti sindaci e revisori ora hanno una mappa di istruzioni pratiche a cui attenersi se non vogliono esser tacciati di omissioni, esser coinvolti in spiacevoli azioni di responsabilità, o semplicemente essere bollati come incompetenti dal proprio cliente con la tipica frase: “il mio commercialista non me l’ha detto”.
Non tardano ad arrivare gli effetti dell’entrata in vigore del Nuovo Codice della Crisi: l’agenzia delle Entrate – in base al Dlgs 83/2022 e all’articolo 30-sexies della legge 33/2021 e alla nuova lettera c) comma 3 dell’articolo 3 sulla riforma del Codice della crisi – ha inviato una lettera di compliance a coloro che non risulta abbiano pagato il proprio debito IVA – 5mila euro – riveniente dalla liquidazione periodica.
Il dato è allarmante: oltre 100mila imprese rischiano il fallimento entro fine anno: tra i comparti colpiti vi sono costruzioni e servizi. Si tratta soprattutto di microimprese, localizzate per lo più nel Mezzogiorno.
Dall’orlo del crac a milioni di fatturato. Sembra un sogno ma è concreta realtà. Che si verifica ogni mese, e quasi sempre con successo.
Studio Passantino qualche anno fa è stato protagonista dell’operazione “Italcables”, attraverso cui la nota acciaieria di Napoli in crisi è stata rilevata da decine di operai licenziati.
Di cosa si tratta ? Il cosiddetto “Decreto Energìa” di Aprile ha prorogato al 15 novembre 2022 la possibilità di rivalutare il valore fiscale dei terreni e delle partecipazioni societarie detenute alla data del 1 gennaio 2022.