Obbligo di scioglimento per perdite: quando scatta ?
Secondo la
Cassazione, la maturazione di perdite che eccedono il terzo del capitale
sociale della Spa o della Srl e che lo riducono sotto il minimo legale provoca
l’immediato scioglimento della società, situazione tuttavia che è
risolutivamente condizionata all’adozione (la quale non è soggetta a
limitazioni temporali) di una deliberazione di ripianamento di dette perdite o
di trasformazione della società in società di persone.
La
Cassazione pertanto assume un atteggiamento abbastanza “soft” verso chi deve
attivarsi per ricapitalizzare, sciogliere, o trasformare la società. Ma non è
tutto.
Ci si
chiede quale sia il limite temporale superato il quale le misure di
ripianamento si debbano considerare non più adottabili. Sul punto, la
Cassazione si esprime in senso assai benevolo: è vero che la legge richiede un
tempestivo intervento, ma è anche vero che un limite temporale non è
espressamente fissato e che, quindi, l’adozione delle predette misure può anche
avvenire nell’esercizio successivo rispetto a quello nel quale la situazione di
scioglimento si è verificata, fermo restando che il decorso di un lungo lasso
di tempo può indubbiamente incidere sulla valutazione dell’operato degli
amministratori in termini di responsabilità verso la società, i soci e i
creditori sociali.
Fonte: sole24ore
11/04/2022
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