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Esdebitazione di 500.000 € per un tecnico informatico

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Una storia a lieto fine

Il protagonista di questa storia a lieto fine si chiama Lorenzo, bresciano, classe 1961, professione tecnico informatico.

La sua storia dimostra come la cancellazione dei debiti – detta anche esdebitazione – non sia qualcosa di irraggiungibile o riservato a pochi fortunati.

Al contrario, è un traguardo raggiungibile attraverso un piano di sovraindebitamento realizzato in maniera corretta.

In questo caso la ristrutturazione del debito è avvenuta tramite procedura di liquidazione del patrimonio prevista dalla Legge 3/2012 (ora confluita nel Codice della Crisi [1] ).

Per capire cosa è successo, partiamo dall’inizio e ripercorriamo tutte le fasi di questa vicenda fatta di sofferenza, ma anche di tenacia e speranza.

Lorenzo e i computer: da passione a lavoro

Lorenzo è una delle tante persone che in questo paese si guadagna da vivere con PC, telefono, e partita IVA.

Sposato con due figli, appassionato di tecnologia, una vita dedicata a quella che prima di diventare il suo lavoro era la sua passione: i computer.

Comincia ad occuparsene da giovanissimo, quando in Italia pochi ancora conoscono la parola “informatica”, e pochissimi possiedono un computer domestico.

Dopo aver lavorato parecchi anni come dipendente per una delle aziende “pioniere” del settore, decide di fare il grande passo e mettersi in proprio.

Il know-how non gli manca, i clienti neanche: un piccolo investimento iniziale basta ad avviare l’attività di tecnico informatico e trarne subito soddisfazione economica.

Dopo qualche tempo, Lorenzo prende una decisione importante: coronare il sogno di possedere una casa, che riesce a comprare accendendo un mutuo nel 2008.

In quel momento avere un debito con la banca non lo preoccupa minimamente: gli affari vanno bene e il lavoro gli garantisce stabilità economica.

La crisi e il sovraindebitamento

L’impressione di lavorare in un mercato florido non tarda a rivelarsi errata: le conseguenze negative del boom di internet cominciano a farsi sentire.

I clienti sono sempre più difficili da trovare, e la concorrenza delle grosse software-house rende la vita dei piccoli operatori sempre più difficile.

I ricavi cominciano a calare, gli utili anche, la liquidità diminuisce drasticamente, e la rata del mutuo comincia a diventare un pensiero martellante.

Per Lorenzo è impossibile pagare tasse e contributi alle scadenze, farlo significa non avere i soldi per mantenere la sua famiglia.

La crisi si trascina per anni, causando l’accumulo di debiti per quasi 600mila euro: in gran parte tasse e contributi non versati.

Cosciente della gravità della situazione, Lorenzo si sforza di mantenere la lucidità e capisce che senza un aiuto non può uscirne.

La liquidazione del patrimonio e l’esdebitazione

Nel 2016 Lorenzo decide di avvalersi di una procedura di sovraindebitamento (allora disciplinata dalla cosiddetta Legge “Salva Suicidi”, ora confluita nel Codice della crisi).

Il Tribunale di Brescia nomina OCC e Liquidatore il Dott. Marco Passantino Negroni, che predispone un piano di liquidazione del patrimonio (ora liquidazione controllata).

Lo scopo del piano è offrire ai creditori una soddisfazione ragionevole e al tempo stesso garantire a Lorenzo e alla sua famiglia tutela e protezione.

Intento condiviso dal tribunale, che nel 2018 avvia la procedura, dando quindi inizio al lungo percorso di ristrutturazione del debito.

Dopo 6 anni, a procedura chiusa, arriva la buona notizia destinata a dare a Lorenzo la soddisfazione di potere andare in pensione senza pensieri.

Con decreto del Tribunale di Brescia (ottobre 2023) tutti i debiti non pagati dalla procedura di sovraindebitamento – oltre 500.000 euro – vengono cancellati.

Una esdebitazione che restituisce a Lorenzo la speranza di avere un futuro sereno insieme alla propria famiglia, lasciandosi alle spalle l’incubo della crisi finanziaria.

Per saperne di più

La procedura attuata da Lorenzo era denominata liquidazione del patrimonio ed era disciplinata dalla Legge 3/2012, detta anche Legge Salva Suicidi.

Tale norma attualmente non è più in vigore in quanto dal Luglio 2022 è confluita all’interno del Codice della Crisi d’impresa e dell’Insolvenza.

La procedura di liquidazione del patrimonio è stata dunque sostituita dalla nuova procedura di liquidazione controllata, che offre maggiori chances di ottenere l’esdebitazione.

Ai suddetti link potete trovare i nostri video-articoli che spiegano le novità introdotte dal Codice della Crisi e le agevolazioni per piccole imprese e privati.

Se invece desiderate avere consigli su come muovervi in questo ambito, vi consigliamo la puntata del nostro podcast “Sovraindebitamento: come scegliere la procedura giusta?”

[1]  il Codice della Crisi è diventato pienamente operativo a decorrere dal Luglio 2022.

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