Accordi di ristrutturazione a efficacia estesa: caso pratico
Tabella dei Contenuti
In questo articolo capiamo come funzionano gli accordi di ristrutturazione dei debiti ad efficacia estesa attraverso un esempio pratico.
La normativa di riferimento è l’articolo 61 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, diventato pienamente operativo nel Luglio 2022.
In base a tale articolo, gli accordi di ristrutturazione dei debiti ad efficacia estesa non possono essere stipulati in un contesto liquidatorio, pertanto è necessaria la prosecuzione dell’attività.
ESEMPIO
Ipotizziamo una società denominata GEPPETTO SRL, avente le seguenti caratteristiche:
– azienda a gestione familiare;
– buona reputazione;
– settore lavorazione del legno;
– fatturato annuo 2.500.000 € circa;
– azienda poco patrimonializzata e basata principalmente sul lavoro umano;
– buon pacchetto clienti, tutti altamente fidelizzati.
A causa di un temporaneo stallo di mercato – durato oltre due anni e riconducibile alla pandemia COVID – la società ha accumulato debiti scaduti per complessivi 2.000.000 €.
La società non è in grado di far fronte a tali debiti, pertanto deve scegliere se cessare l’attività e andare in liquidazione, oppure proseguire l’attività e cercare di ristrutturare tali debiti.
La società opta per la seconda strada e decide di proporre ai propri creditori degli accordi di ristrutturazione dei debiti ad efficacia estesa.
La proposta consiste in un pagamento a saldo e stralcio pari al 70% del debito, e la corresponsione di tale importo in un lasso di tempo pari a 5 anni (60 rate mensili).
La società ritiene di potere adempiere a tale impegno in quanto stima che nei prossimi 5 anni riuscirà a conseguire un utile netto medio annuo di circa 250.000 €.
Tale stima è avvalorata da un business plan quinquennale, documentato da contratti che la GEPPETTO SRL ha recentemente stipulato con i propri clienti.
CATEGORIE DI CREDITORI
I debiti della GEPPETTO SRL possono essere raggruppati nelle seguenti categorie, in base a posizione giuridica e interessi economici:
fornitori strategici, cioè essenziali alla prosecuzione dell’attività: ad esempio i fornitori di legname fidelizzati negli anni e contrattualizzati a prezzi molto convenienti
fornitori non strategici, cioè fornitori sostituibili con altri senza compromettere l’attività: ad esempio fornitori di servizi generici, utenze, etc…;
banche;
creditori non aderenti, cioè quelli che hanno già dichiarato di non essere interessati a nessun tipo di proposta transattiva (nè dilatoria nè a saldo e stralcio).
Per ciascuna categoria di creditori indichiamo nella seguente tabella:
– il numero di soggetti appartenenti;
– l’importo;
– il peso della categoria sul totale dei debiti.
categoria | numero di appartenenti | importo complessivo | peso sul totale |
fornitori strategici | 3 | € 400.000 | 20% |
fornitori non strategici | 3 | € 250.000 | 12,5% |
banche | 3 | € 800.000 | 40% |
creditori non aderenti | 3 | € 550.000 | 27,5% |
TOTALE |
| € 2.000.000 |
|
ESITO DELLE TRATTATIVE
A seguito della presentazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti, la GEPPETTO SRL avvia le trattative nei confronti di ciascuna categoria di creditori.
Nelle seguenti tabelle viene riepilogato l’esito delle trattative all’interno di ogni categoria, dove vediamo:
– l’importo di ogni creditore;
– il peso che esso ha all’interno della categoria;
– l’esito delle trattative.
Fornitori strategici (400.000 €)
fornitore 1 | € 100.000 | 25% | aderente |
fornitore 2 | € 100.000 | 25% | aderente |
Fornitore 3 | € 200.000 | 50% | aderente |
Tutti e 3 i fornitori aderiscono agli accordi: si verifica pertanto l’unanimità all’interno della categoria.
Fornitori non strategici (250.000 €)
fornitore 1 | € 60.000 | 24% | dissenziente |
fornitore 2 | € 100.000 | 40% | aderente |
fornitore 3 | € 90.000 | 36% | aderente |
Come risulta dalla tabella, la società è riuscita a raccogliere adesioni per il 76% dei fornitori non strategici.
Banche (800.000 €)
banca 1 | € 160.000 | 20% | dissenziente |
banca 2 | € 400.000 | 50% | aderente |
banca 3 | € 240.000 | 30% | aderente |
Come risulta dalla tabella, la società è riuscita a raccogliere adesioni per l’80% delle banche.
Creditori non aderenti (550.000 €)
Questi sono soggetti di vario tipo (fornitori, banche, enti, etc …) i quali hanno dichiarato di non voler accettare né valutare alcun tipo di proposta transattiva.
Pertanto, in base alla normativa, GEPPETTO SRL dovrà pagarli per intero entro 120 giorni dalla scadenza del loro credito, oppure dall’omologa (se si tratta di crediti già scaduti).
RIEPILOGO DELLE TRATTATIVE
| importo complessivo | peso sul totale |
trattative andate a buon fine (creditori aderenti) | € 1.230.000 | 61,5% |
trattative fallite (creditori dissenzienti) | € 220.000 | 11% |
nessuna trattativa (creditori non aderenti/non interessati) | € 550.000 | 27,5% |
TOTALE | € 2.000.000 |
ATTIVAZIONE DELL’EFFICACIA ESTESA
In base ai risultati delle trattative, GEPPETTO SRL decide di beneficiare della normativa sugli accordi di ristrutturazione dei debiti ad efficacia estesa.
Pertanto, chiede al competente Tribunale che in sede di omologazione gli effetti degli accordi siano estesi anche ai creditori dissenzienti (220.000 €).
La richiesta può essere accolta perché:
sul totale dei creditori la percentuale di aderenti è stata > 60% (soglia minima di legge);
nella categoria “fornitori non strategici” gli aderenti sono stati > 75%;
nella categoria “banche” gli aderenti sono stati > 75%
L’importo dei debiti oggetto ristrutturazione si incrementa dunque da € 1.230.000 ad € 1.450.000 in quanto vengono aggiunti anche i creditori dissenzienti pari ad € 220.000.
Per eseguire gli accordi La GEPPETTO SRL dovrà quindi pagare (nell’arco di 5 anni) il 70% di 1.450.000 €, ovvero € 1.015.000.
RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO
La società GEPPETTO SRL, dal momento dell’omologa, avrà la possibilità di ristrutturare debiti già scaduti pari a 2.000.000 € attraverso un graduale esborso pari ad euro 1.565.000 di cui:
550.000 € da corrispondere in un’unica soluzione dopo 4 mesi (creditori non aderenti);
1.015.000 € da corrispondere in 5 anni, attraverso 60 rate mensili da 16.917 € l’una.
Gli esborsi mensili saranno possibili grazie alla prosecuzione dell’attività e al conseguimento di utili, una quota dei quali verrà accantonata ad esecuzione degli accordi.
La GEPPETTO SRL ha infatti stimato (in base ad un business plan) di potere conseguire nel prossimo quinquennio un utile annuo di circa 250.000 €.
ATTESTAZIONE DI CONVENIENZA
La proposta che GEPPETTO SRL ha formulato ai propri creditori è certamente più conveniente rispetto ad uno scenario liquidatorio.
Infatti, stante lo scarso patrimonio della GEPPETTO SRL, l’eventuale interruzione dell’attività e liquidazione dei beni porterebbe ai creditori una soddisfazione sicuramente peggiore.
Tale circostanza è facilmente attestabile da parte del professionista incaricato di redigere l’attestazione, in quanto è documentata dal business plan e dai contratti stipulati con la clientela.
COME RISTRUTTURARE I DEBITI DELLA TUA AZIENDA
In questo esempio abbiamo voluto dimostrare che un’azienda onesta e ben gestita può essere in grado di ristrutturare debiti “pesanti” e uscire da una temporanea situazione di stallo.
Per farlo non occorre avere un rilevante patrimonio o ingenti risorse, è sufficiente avere una discreta redditività e una buona reputazione sul mercato.
Qualora desideriate valutare una procedura di ristrutturazione del debito per la vostra azienda, prenotate una pre-analisi compilando la sezione contatti del sito.
Se desiderate approfondire la ristrutturazione dei debiti fiscali e contributivi, vi consigliamo di leggere il nostro video-articolo sulla transazione fiscale.
Se volete saperne di più su un altro efficace strumento di soluzione delle crisi aziendali, vi consigliamo la nostra video-guida sul concordato preventivo in continuità.