Maggior tutela per i lavoratori
dipendenti e maggiori dilazioni per i debiti privilegiati. La norma già
consentiva nel concordato preventivo, con l’autorizzazione del tribunale, il
pagamento di debiti anteriori se essenziali per la prosecuzione dell’attività e
funzionali al miglior soddisfacimento dei creditori. Diventa ora possibile,
sempre su autorizzazione del tribunale, il pagamento delle retribuzioni dovute
per le mensilità antecedenti al deposito della domanda di concordato ai
lavoratori addetti all’attività di cui è prevista la continuazione. Ma non è
tutto. Il legislatore ha poi effettuato un ulteriore modifica normativa
portando a due anni nel concordato preventivo in continuità il termine per la
moratoria per il pagamento dei creditori assistiti da privilegio, pegno ed
ipoteca, salvo che sia prevista la liquidazione dei beni oggetto della
prelazione.
Fonte: sole24ore 06 Settembre 2021
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