Quando i dipendenti diventano imprenditori
Dall’orlo
del crac a milioni di fatturato. Sembra un sogno ma è concreta realtà. Che si
verifica ogni mese, e quasi sempre con successo.
In
gergo si chiama “workers buyout”: succede spesso nelle aziende in crisi o in
difficoltà, dove l’imprenditore non crede più nel rilancio dell’azienda e non è
più disposto a metterci soldi. E dunque si fanno avanti i dipendenti.
In
genere i passaggi più comuni sono:
1)
La
costituzione di una cooperativa, finanziata dal TFR dei lavoratori;
2)
L’accesso a
finanziamenti agevolati attraverso appositi enti finanziari italiani che danno
sostegno a questo genere di iniziative (esempi sono il CFI e il SOFICOOP);
3)
La stipula di
un contratto di affitto d’azienda temporaneo con cui gestire l’attività nella
fase iniziale, riducendo al minimo i rischi;
4)
L’eventuale
acquisto dell’azienda da parte della cooperativa di lavoratori, che diventano
così i nuovi proprietari dell’azienda.
Una
recente statistica ha confermato che negli ultimi 3 anni questo genere di
operazioni si sono verificate sempre più spesso, e con un tasso di successo
altissimo. E nei più svariati settori, ivi compresi manifatturiero e
siderurgico.
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