La nuova composizione negoziata: ecco tutte le novità
Le modifiche
alla composizione negoziata entreranno in vigore il prossimo 15 luglio. Sono
infatti contenute nello schema di decreto legislativo di recepimento della
direttiva Insolvency che modifica il Codice della crisi e dell’insolvenza (Dlgs
14/2019).
Il decreto
inserisce modifiche e cambia stabilmente l’approccio alla gestione precoce
della crisi sostituendo il sistema delle allerte con la composizione negoziata.
Ecco le
principali novità.
RUOLO
DELL’ESPERTO
Viene
potenziato, con la possibilità di richiedere al debitore ed ai creditori ogni
integrazione che riterrà necessaria o solo utile, anche ai fini della coerenza
rispetto alla soluzione ipotizzata
ACCESSO
ALLA COMPOSIZIONE
La Camera
di commercio competente potrà richiedere al debitore l’integrazione della
documentazione presentata, concedendo un termine fino a trenta giorni.
PIANI DI
RISANAMENTO
La
documentazione da allegare all’istanza di ammissione alla composizione
negoziata dovrà contenere oltre alla relazione sull’attività esercitata, al
piano finanziario a sei mesi e alle iniziative da adottare anche la bozza del
piano di risanamento redatto in base alla lista di controllo a cui già oggi fa
riferimento il Codice della Crisi
CHIUSURA
DELLA PROCEDURA
Al termine
della composizione negoziata l’esperto sarà tenuto ad inserire nella
piattaforma la propria relazione conclusiva e a comunicarla all’imprenditore ed
al tribunale che dovrà dichiarare la cessazione degli effetti delle misure
protettive. A questi oneri si aggiungerà quello di comunicare la conclusione
della procedura al segretario della camera di commercio affinchè proceda con
l’archiviazione dell’istanza
MISURE
PROTETTIVE LIMITATE
La domanda
di accesso alle misure protettive potrà essere limitata ad alcune iniziative
intraprese dai creditori o ad alcune categorie di creditori, con il fine di
trovare l’equilibrio tra le esigenze di mantenimento della funzionalità del
patrimonio aziendale ed i diritti dei terzi. Confermata invece l’esclusione
dalle misure protettive dei crediti dei lavoratori dipendenti
INAIL
L’Istituto
Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) sarà
incluso tra i creditori pubblici qualificati che devono segnalare al debitore
il superamento di determinate soglie di debito. La soglia INAIL è un debito
superiore a 5mila euro scaduto da oltre 90 giorni. La segnalazione dovrà essere
trasmessa al debitore entro 60 giorni
CENTRO DI
INTERESSI ALL’ESTERO
Nel
procedimento per la conferma delle misure protettive il tribunale potrà
assumere nuove informazioni dai creditori inclusi nell’elenco allegato al
ricorso, e deciderà anche sulla base delle misure già concesse. Dalla proroga
saranno esclusi i debitori che abbiamo trasferito all’estero il centro degli
interessi principali (Comi) nei tre mesi anteriori alla presentazione
dell’istanza
RICAPITALIZZAZIONE
Sarà
confermata la sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione e delle cause di
scioglimento durante la composizione negoziata, che cesserà però con il
provvedimento di inefficacia o revoca delle misure protettive. L’obiettivo è al
fine di correlare più rigorosamente la deroga al tentativo di ristrutturazione
INDIVIDUAZIONE
DELL’ESPERTO
La
richiesta di iscrizione all’elenco degli esperti per la conduzione della
negoziazione con i creditori dovrà essere corredata anche di una scheda
sintetica contenente informazioni utili a rendere più accurata l’individuazione
del profilo adeguato dell’esperto che deve essere nominato dalla commissione
istituita presso le camere di commercio dei capoluoghi di Regione
Fonte: sole24ore
09/05/2022
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