Garanzia SACE e Fondo Centrale prorogati fino al 31 dicembre
Estese
fino a fine anno le misure a supporto delle esigenze di liquidità delle
imprese, colpite dagli effetti della crisi russo ucraina.
SACE
supporterà banche e istituzioni finanziarie che concedono credito alle imprese
colpite dagli effetti della crisi bellica. L’impresa dovrà dimostrare di essere
stata colpita dagli eventi in termini di rincari delle materie prime, del gas e
dell’energia.
Attenzione
però, restano escluse dagli aiuti quelle imprese che al 31 gennaio 2022 si
trovavano in situazione di “sofferenza bancaria”, mentre possono essere incluse
quelle che hanno presentato un concordato in continuità o abbiano stipulato
accordi di ristrutturazione del debito o presentato un piano attestato.
Sono in
ogni caso escluse le imprese sanzionate in ambito UE o quelle il cui gruppo
appartiene a Stati o territori non cooperativi a livello fiscale.
La
garanzia riguarda finanziamenti di durata non superiore a sei anni (con al
massimo tre anni di preammortamento) che non superano il maggiore fra:
O il 15%
del fatturato annuo totale medio degli ultimi tre esercizi conclusi come
risultante dai relativi bilanci o dalle dichiarazioni fiscali; si guarda al
fatturato singolo o consolidato in caso di Gruppo, ma realizzato comunque in
Italia;
O il 50%
dei costi sostenuti per fonti energetiche nei 12 mesi precedenti quello della
richiesta di finanziamento inviata dall’impresa beneficiaria al soggetto
finanziatore.
La
garanzia copre il 90% dell’importo del finanziamento per imprese con non più di
5mila dipendenti in Italia e valore del fatturato fino a 1,5 miliardi di euro,
l’80% dell’importo del finanziamento per imprese con valore del fatturato
superiore a 1,5 miliardi e fino a 5 miliardi o con più di 5mila dipendenti in
Italia, il 70% per le imprese con valore del fatturato superiore a 5 miliardi.
I
finanziamenti sono finalizzati in modo ampio: copertura dei costi di personale,
investimenti, esigenze di circolante con vincolo di localizzazione delle
attività in Italia.
Venendo al
Fondo centrale di garanzia, che si rivolge alle PMI, si prevede, a fronte di
investimenti delle imprese per superare le già citate difficoltà (costo materie
prime, gas, energia), fino al 31 dicembre 2022 una garanzia:
O pari al
90%;
O entro 5
milioni per un importo massimo che non superi il 15% del fatturato degli ultimi
tre esercizi o il 50% dei costi energetici dei 12 mesi precedenti;
Fonte: sole24ore
10/05/2022
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