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Fusione barriera antifisco: è nulla la cartella esattoriale notificata alla società incorporata

Un avviso di accertamento intestato e notificato a una società già estinta, in virtù di una fusione per incorporazione, è nullo e privo di efficacia e da esso non può originare alcun atto esecutivo. Pertanto, sono da considerarsi affetti da illegittimità derivata tutti gli atti successivi notificati dall’agente della riscossione alla società incorporante post fusione. Così si pronuncia la Corte di giustizia tributaria di primo grado di Varese con la sentenza n. 257 del 3 ottobre 2022.

La Corte ha dato ragione a una società di capitali che ha impugnato una cartella di pagamento emessa sulla base di un avviso di accertamento intestato ad una società estinta e cancellata dal Registro delle imprese in data antecedente la notifica dell’accertamento, in seguito a fusione per incorporazione. L’Ufficio aveva eccepito che la fusione non avrebbe determinato l’estinzione della società incorporata, ma un semplice mutamento nella sua organizzazione per effetto della quale continua a esistere integrandosi con la incorporante che ne prosegue tutti i rapporti sostanziali e processuali.

La Corte ha però rilevato che una società incorporata in altra si estingue a tutti gli effetti e non subisce un semplice mutamento dell’organizzazione. Peraltro già la Cassazione aveva ha affermato il principio secondo cui la notifica di un atto impositivo alla società incorporata, estinta e cancellata dal Registro delle imprese, è nulla, non avendo la stessa alcuna legittimazione né passiva né attiva.

Fonte: sole24ore 02/11/2022

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