Esdebitazione dell’incapiente: cos’è e come funziona
Questo nuovo
iter permette – per una sola volta nella vita – alle persone fisiche meritevoli
che non siano in grado di offrire alcuna utilità ai propri creditori (diretta,
indiretta o anche futura) di liberarsi di tutti i propri debiti. Attenzione
però! La legge prevede che l’obbligo di pagamento torni nel caso in cui, nei
quattro anni successivi alla decisione del giudice, dovessero sopravvenire
utilità tali da permettere il soddisfacimento dei creditori in misura non
inferiore al 10 per cento. Questa nuova procedura è in vigore dal 25 dicembre
scorso e già si è assistito alle prime pronunce dei tribunali, come ad esempio
Milano. I giudici meneghini hanno dato il semaforo verde all’uscita dai debiti per
un soggetto che non aveva nulla da dare ai propri creditori (in gergo detto “incapiente”)
ma dando alcune “istruzioni”. Ad esempio il debitore dovrà redigere (per 4
anni) dichiarazioni scritte «relative alle utilità sopravvenute» e depositarle
presso l’Organismo di composizione della crisi (OCC) che lo ha assistito. L’OCC
da parte sua deve redigere una relazione annua sulle «verifiche compiute per
accertare o la sussistenza o meno di sopravvenienze rilevanti».
Fonte: sole24ore 23 Agosto 2021
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