Comprare immobili da chi ha debiti: 3 consigli
Quante
volte si compra un immobile da un’azienda costruttrice, e poi questa fallisce ?
E’
successo spesso, in particolare durante la nota crisi immobiliare di alcuni
anni fa.
La
normativa tuttavia, ha introdotto alcune norme volte a tutelare l’acquirente in
buona fede, specialmente quella tipologia di acquirente che ha investito i
risparmi di una vita per comprare l’immobile.
Ecco allora
tre dritte che possono aiutare a tutelarsi qualora il costruttore sia in
cattive acque e – successivamente alla stipula del preliminare – dia segni di “cedimento”.
1)
effettuare la trascrizione del contratto preliminare
di compravendita presso la competente conservatoria immobiliare. Questo
accorgimento fa in modo che la caparra versata abbia maggiori chances di essere
recuperata in quanto costituisce un credito c.d. “privilegiato”;
2)
adibire l’immobile a prima casa o a sede
principale di un’attività aziendale: questo impedisce alla società fallita di “sciogliersi”
dal contratto preliminare stipulato, e la obbliga ad eseguirlo;
3)
esigere dal costruttore una fidejussione da
parte di primaria banca o società assicurativa, diffidando da società finanziarie
poco conosciute e non dotate di uno background storico. Informarsi sempre sulla
solvibilità e reputazione di queste compagnie.
Infine, e
in generale, è bene sempre accertarsi che il prezzo pattuito sia “congruo” con
i valori di mercato della zona, in caso contrario l’operazione potrebbe essere
contestata e revocata come “lesiva” del patrimonio del venditore.
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