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Come imporre una proposta ad una banca che non collabora

La banca è l’esempio più ricorrente di creditore con cui è difficile trovare un accordo. Spesso, quando l’imprenditore (o il privato)  è in difficoltà, la banca sa di essere in una posizione di vantaggio. In altre parole, sa di avere il cosiddetto “coltello dalla parte del manico”, pertanto non è propensa a venire incontro al cliente concedendo una dilazione o un saldo e stralcio.

Fortunatamente, negli ultimi anni la normativa ha introdotto strumenti che servono a stralciare i debiti senza necessità di raggiungere un accordo con i creditori, ma solamente ottenendo il “semaforo verde” del giudice.

Naturalmente, affinchè il giudice conceda ciò, è necessario che sia convinto della buona fede del soggetto richiedente, e del fatto che tale soggetto ha comunque tentato ripetutamente (senza buon fine) di trovare un accordo con il proprio creditore.

Ad esempio, per le aziende, è stato introdotto nel 2021 lo strumento del “concordato semplificato”, mentre per i privati sono utilizzabili già da diversi anni gli strumenti previsti dalla Legge 03/2012, recentemente “arricchiti” da nuove agevolazioni e facilitazioni.  

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