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Come dilazionare i debiti aziendali in maniera sicura: la convenzione di moratoria

Dilazionare debiti aziendali è ormai la regola, per tantissimi imprenditori.

Prendiamo ad esempio il settore turistico: secondo una recente indagine de Il Sole24ore, tra inflazione e crisi energetica, il 6% degli albergatori teme di dover chiudere nel 2023.

E l’81% delle imprese ha l’esigenza di ideare nuove strategie per ridurre i costi (alternativamente, la soluzione è – ahimè – aumentare i prezzi ai clienti.  Con il rischio di perderli, o di non essere più attrattivi).

Per ovviare ad esigenze di temporanee crisi finanziarie, tuttavia, esiste uno strumento efficace: si chiama “convenzione di moratoria”.

Per attuarla, l’imprenditore deve innanzitutto suddividere in categorie i propri creditori (ad esempio, in una categoria i fornitori, in una seconda categoria le banche, in una terza categoria gli enti, e così via…).

Questa convenzione è conclusa con una percentuale di creditori appartenenti ad una determinata categoria.

La convenzione ha ad oggetto la dilazione delle scadenze dei crediti, la rinuncia agli atti o la sospensione delle azioni esecutive e conservative e ogni altra misura che non comporti rinuncia al credito.

Se è raggiunta con almeno il 75% dei creditori di una categoria, può estendere la sua efficacia anche nei confronti dei creditori appartenenti alla medesima categoria non hanno aderito alla convenzione.

Fonte: sole24ore 22/10/2022

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