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Appalti aperti a imprese con patrimonio netto negativo causa COVID

Possibilità di partecipazione a gare pubbliche anche per le imprese con patrimonio netto negativo, a patto che siano stati eventi riconducibili all’emergenza sanitaria a determinare il deficit patrimoniale. Così ha stabilito il Consiglio di Stato, su richiesta di ANAC.

Il Consiglio di Stato rammenta che non-obbligo di reintegro del capitale sociale rientra tra gli strumenti individuati dal legislatore per contrastare le crisi di liquidità in cui sono precipitate le società di capitali e cooperative per effetto dell’emergenza sanitaria. In tal senso va anche la normativa sulle imprese in concordato preventivo.

La norma di emergenza del 2020 ha l’obiettivo di permettere alle imprese che si trovano in difficoltà non per motivi strutturali, ma per ragioni eccezionali e imprevedibili, come la pandemia da Covid 19, di proseguire l’attività, derogando agli obblighi ordinariamente previsti dal codice civile.

Quindi, tra le soluzioni praticabili, dev’esser scelta quella che favorisce maggiormente la prosecuzione dell’attività dell’impresa.

Inoltre, se la normativa di emergenza ha previsto la “sopravvivenza” della società senza imporre tutte quelle attività che ordinariamente sono stabilite dal codice civile, in via di principio non v’è ragione di escludere che queste società, munendosi di relativo attestato, oltre a sopravvivere, possano partecipare alle procedure di appalto pubblico.

Se si impedisse la possibilità alle imprese in condizioni di squilibrio economico, per cause di natura non strutturale ma contingente, la partecipazione alle gare di appalto, molto probabilmente non si realizzerebbe l’obiettivo desiderato e lo squilibrio potrebbe non essere superato dalla società con conseguente crisi e ripercussioni negative anche sui livelli occupazionali.

Ovvio che la deroga non può essere concessa indistintamente, ma soltanto a quelle imprese i cui dati di bilancio sono peggiorati in maniera significativa per gli eventi legati al COVID. In altre parole, il beneficio non spetta a quelle aziende che erano messe male già prima del COVID, e la cui crisi dunque non è stata innescata dalla pandemia.

Fonte: sole24ore 06/05/2022

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