Ok al concordato semplificato anche con parere “parziale” dell’esperto
Il primo Tribunale a pronunciarsi
sul concordato semplificato è quello di Ivrea e pone l’accento sulla necessità
di evidenziare in modo chiaro le azioni di massa nella proposta di concordato
semplificato.
Ma facciamo un passo indietro:
nel 2021 è stata introdotta una procedura concorsuale minore, senza voto né
percentuale minima, accessibile solo se l’esperto attesta che le trattative si
sono concluse secondo correttezza e buona fede.
Nel caso in questione il
Tribunale di Ivrea doveva vagliare la
ritualità di una proposta di concordato semplificato con prededuzione e
privilegio al valore nominale, e ai chirografari un pagamento di poco superiore
a 1%, mediante la vendita un ramo d’azienda promesso da un terzo che già la
conduceva in affitto, con la liquidazione di crediti e assets non strategici.
Il Tribunale ha emesso il decreto
di apertura ma ha chiesto al debitore chiarimenti sulle azioni di
responsabilità e sulle revocatorie che devono essere rese note al ceto
creditorio già durante le trattative perché ricorra la necessaria buona fede.
Diversamente, argomenta il
Tribunale, i creditori non possono valutare compiutamente la proposta della
composizione negoziata rispetto alla soluzione fallimentare che contempla
invece le azioni di massa: pertanto, in questa ipotesi le trattative non si
possono considerare condotte con correttezza.
La pronuncia, tuttavia, non pare
escludere l’omologa per effetto della mancata indicazione delle possibili
iniziative fallimentari nel parere dell’esperto. Se così fosse stato, il
Tribunale avrebbe potuto rigettare il ricorso e omettere la fissazione
dell’udienza di omologa motivando che esso si discostava dal modello
legislativo, poiché non vagliava revocatorie e azioni di responsabilità, mentre
invece ha preferito assegnare un termine all’esperto per la regolarizzazione.
Ne consegue che la procedura può
essere aperta anche con il parere non compiutamente elaborato, ma i creditori
possono opporsi all’omologa eccependo la mancanza di buona fede nella fase
delle trattative.
Fonte: sole24ore 02/07/2022
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