Sponsorizzazioni rischiose per l’impresa in crisi
Il rischio è di
vedersi completamente azzerato il beneficio fiscale derivante dalla
sponsorizzazione (che – diciamocelo – è la ragione principale per cui le
sponsorizzazioni vengono effettuate).
Ma cos’è
successo di preciso ? La CTR del Lazio ha stabilito che sono indeducibili dal
reddito d’impresa le spese di sponsorizzazione di una associazione sportiva
dilettantistica (ASD), qualora risultino sproporzionate rispetto al giro
d’affari e non vi sia alcun obbligo specifico di porre in essere un’attività
promozionale.
Nel caso
specifico, il titolare di una ricevitoria del lotto/cartoleria aveva dedotto
80mila euro per sponsorizzare una ASD, deduzione poi disconosciuta dal Fisco.
Il titolare ha
fatto ricorso affermando che le spese di sponsorizzazione delle ASD sarebbero
sempre deducibili, ma i giudici gli han dato torto: a tal fine è comunque
necessario, infatti, che venga dimostrata l’effettiva attività promozionale
posta in essere. È stata quindi confermata la ripresa erariale, in quanto le
spese erano sproporzionate rispetto all’attività esercitata, peraltro già in
crisi, stante il ricorso a finanziamenti di terzi e, inoltre, il contratto di
sponsorizzazione non richiedeva una specifica attività di promozione,
prevedendosi soltanto che il marchio dello sponsor sarebbe stato collocato nel
campo da gioco in occasione di eventuali manifestazioni sportive; peraltro, la
ASD sponsorizzata era pure stata verificata ed erano emerse operazioni
inesistenti, con accertamento divenuto definitivo.
Fonte: sole24ore
28/02/2022
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