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Pignoramento immobiliare da Agenzia Entrate – quando è vietato, e come bloccarlo

La peggior paura in questo caso è quella del pignoramento prima casa ma anche il pignoramento di altri immobili rappresenta una minaccia non da poco (pensiamo ad esempio all’unico capannone nel quale un artigiano svolge la sua attività).

Se la cartella di pagamento è stata notificata da meno di un anno, il pignoramento parte senza nessun preavviso.

Se invece è passato più di un anno, si riceve un avviso nel quale vengono dati 5 giorni di tempo per pagare o fare richiesta di rateizzazione. Dopodichè parte il pignoramento.

Attenzione !

Il pignoramento immobiliare non si può eseguire se l’immobile è contemporaneamente:

1 unico immobile di proprietà;

2 adibito a uso abitativo e residenza anagrafica;

3 catastalmente non di lusso, né villa, né castello.

Negli altri casi si può procedere al pignoramento solo se:

1 il debito è superiore a 120 mila euro;

2 il valore dell’immobile è superiore a 120 mila euro;

3             siano passati almeno sei mesi da iscrizione ipoteca.

Si ricorda che il debitore, con il consenso dell’agenzia delle entrate, può vendere l’immobile pignorato o ipotecato entro i 5 giorni precedenti la prima asta, o entro il giorno precedente la seconda asta. In tal caso il corrispettivo viene versato all’agente della riscossione che trattiene quanto necessario a pagare il debito e restituisce il resto al contribuente entro 10 giorni.

Come fermare un pignoramento immobiliare ? A partire dal 30 novembre 2020, per estinguere i pignoramenti (di qualsiasi tipo) basta presentare richiesta di rateizzazione e pagare la prima rata, sempre che:

–              il bene non sia stato già aggiudicato in asta

–              non sia stata già presentata istanza di assegnazione

 

 

Fonte: sole24ore 21/11/2022

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