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Pignoramento Agenzia Entrate: cose utili da sapere

In attesa che il Governo emani la tanto annunciata rottamazione quater e lo stralcio dei mini debiti, ecco qualche utile nozione per conoscere i meccanismi di riscossione del Fisco e gestirli al meglio.

 

Innanzitutto premettiamo che Agenzia Entrate Riscossione, se non riceve alcun pagamento, intraprende le cosiddette azioni cautelari (fermi amministrativi e ipoteche) e azioni esecutive (pignoramenti).

Di seguito brevemente li elenchiamo.

 

Intanto è bene chiarire che, per i soli debiti fino a 1.000 euro, Agenzia Entrate Riscossione non procede alle suddette azioni, prima di 120 giorni dall’invio di specifica comunicazione.

 

MISURE CAUTELARI

 

Sono di due tipi:

fermo amministrativo del veicolo, a seguito del quale esso non può circolare e diventa sostanzialmente invendibile;

ipoteca sugli immobili, eseguibile però solo per debiti non inferiori a 20 mila euro.

 

In entrambi i casi il debitore riceve una comunicazione preventiva che gli concede 30 giorni di tempo per mettersi in regola. Scaduto tale termine viene effettuata la procedura cautelare. Resta sempre la possibilità di chiedere la rateizzazione.

 

PIGNORAMENTO PRESSO TERZI / PIGNORAMENTO BUSTA PAGA

 

Con il pignoramento presso terzi si richiede al terzo di versare direttamente alla Riscossione quanto dovuto al debitore. Il caso classico è quello appunto del datore di lavoro e del pignoramento busta paga. Il pignoramento però può riguardare anche crediti del contribuente verso la Pubblica Amministrazione, o verso fornitori (nel caso di un imprenditore).

Il pignoramento è ammesso:

per un decimo, fino a 2.500 euro;

per un settimo tra 2.500 e 5.000 euro;

per un quinto oltre i 5.000 euro.

 

 

PIGNORAMENTO CONTO CORRENTE

 

Rientra nel cosiddetto pignoramento mobiliare ovvero nel pignoramento delle somme.

Se la cartella di pagamento è stata notificata da meno di un anno, il pignoramento parte senza nessun preavviso.

Se invece è passato più di un anno, si riceve un avviso nel quale vengono dati 5 giorni di tempo per pagare o fare richiesta di rateizzazione. Dopodichè parte il pignoramento.

Delle somme depositate sul conto corrente, non può essere pignorato l’ultimo stipendio o salario che resta sempre disponibile per qualsiasi necessità del debitore.

 

PIGNORAMENTO AUTOVEICOLI

 

Rientra nel pignoramento mobiliare ovvero nel pignoramento dei beni mobili

Se la cartella di pagamento è stata notificata da meno di un anno, il pignoramento parte senza nessun preavviso.

Se invece è passato più di un anno, si riceve un avviso nel quale vengono dati 5 giorni di tempo per pagare o fare richiesta di rateizzazione. Dopodichè parte il pignoramento.

 

 

PIGNORAMENTO IMMOBILIARE

 

La peggior paura in questo caso è quella del pignoramento prima casa ma anche il pignoramento di altri immobili rappresenta una minaccia non da poco (pensiamo ad esempio all’unico capannone nel quale un artigiano svolge la sua attività).

Se la cartella di pagamento è stata notificata da meno di un anno, il pignoramento parte senza nessun preavviso.

Se invece è passato più di un anno, si riceve un avviso nel quale vengono dati 5 giorni di tempo per pagare o fare richiesta di rateizzazione. Dopodichè parte il pignoramento.

Attenzione !

Il pignoramento immobiliare non si può fare se l’immobile è contemporaneamente:

1 unico immobile di proprietà;

2 adibito a uso abitativo e residenza anagrafica;

3 catastalmente non di lusso, né villa, né castello.

Negli altri casi si può procedere al pignoramento solo se:

1 il debito è superiore a 120 mila euro;

2 il valore dell’immobile è superiore a 120 mila euro;

3             siano passati almeno sei mesi da iscrizione ipoteca.

Si ricorda che il debitore, con il consenso dell’agenzia delle entrate, può vendere l’immobile pignorato o ipotecato entro i 5 giorni precedenti la prima asta, o entro il giorno precedente la seconda asta. In tal caso il corrispettivo viene versato all’agente della riscossione che trattiene quanto necessario a pagare il debito e restituisce il resto al contribuente entro 10 giorni.

 

Infine una cosa molto importante: a partire dal 30 novembre 2020, per estinguere i pignoramenti (di qualsiasi tipo) basta presentare richiesta di rateizzazione e pagare la prima rata, sempre che:

–              il bene non sia stato già aggiudicato in asta

–              non sia stata già presentata istanza di assegnazione

–              nel caso di crediti pignorati, il terzo non abbia reso dichiarazione positiva o i crediti non siano stati assegnati.

 

Fonte: sole24ore 21/11/2022

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