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Nuovo concordato: priorità a continuità aziendale e posti di lavoro

Il legislatore interviene per ridefinire le priorità del concordato preventivo: il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore a quella realizzabile in caso di liquidazione giudiziale. Il mantenimento della continuità e dei posti di lavoro.

La continuità aziendale viene favorita con l’eliminazione della regola della prevalenza della soddisfazione dei creditori dal ricavato della continuità, con la conseguenza che il debitore potrà proporre ai creditori chirografari una soddisfazione anche inferiore al 20% purchè il piano preveda la prosecuzione, anche residuale, dell’attività d’impresa in via diretta o indiretta, senza menzione, neppure, al mantenimento di una certa quota di lavoratori.

Cambiano anche le regole di distribuzione. Il valore di liquidazione dell’impresa è distribuito nel rispetto delle cause legittime di prelazione e cioè secondo la regola della priorità assoluta (che impedisce la soddisfazione del creditore di rango inferiore se non vi è stata la piena soddisfazione del credito superiore) mentre il valore ricavato dalla prosecuzione dell’impresa, il “plusvalore da continuità”, può essere distribuito osservando il criterio della priorità relativa (è sufficiente che i crediti di una classe siano pagati in ugual misura rispetto alle classi di pari grado e maggiore rispetto alla classe di rango inferiore).

La norma impone comunque di applicare ai lavoratori la regola della priorità assoluta, sia sul valore di liquidazione che sul valore di continuità e tutela in maniera più efficace possibile i diritti pensionistici.

Fonte: Italia Oggi 24/03/2022

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