Concordato semplificato: il nuovo “vaccino” per le aziende in crisi
Il concordato
semplificato, appena introdotto dalla nuova normativa sulla crisi d’impresa, è
uno strumento nuovo, differente e alternativo rispetto al “vecchio” concordato
preventivo. Può accedervi l’imprenditore in difficoltà che si sia avvalso della
procedura di composizione negoziata, nel caso in cui l’esperto dichiari che le
trattative si sono svolte secondo correttezza e buona fede ma che non è stato
possibile risolvere la crisi con gli strumenti negoziali ivi previsti (ovvero:
concludere una convenzione in moratoria, un contratto o un accordo con i
creditori).
A questo punto
l’imprenditore può presentare al giudice una proposta di concordato per
cessione dei beni, se è possibile liquidare celermente il patrimonio senza
pregiudizio per i creditori. Si tratta quindi di un istituto alternativo e non
anticipatorio del fallimento (com’è invece il concordato preventivo). Ed anche
gli obiettivi sono diversi: da una parte introdurre un istituto meno rigido e
più in grado di rispondere alla difficoltà degli imprenditori colpiti dalla
crisi innescata dalla pandemia, e, dall’altra, evitare la dispersione di valore
degli assets aziendali.
Il concordato
semplificato è uno strumento più “snello”, e i suoi vantaggi sono molteplici:
1)
Nessuna attestazione necessaria
2)
Nessuna soglia obbligatoria di soddisfazione dei
creditori
3)
Nessuna votazione dei creditori
4)
Nessun intervento “invasivo” del Tribunale
Fonte: sole24ore 29 Novembre 2021
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