Caro energia, fino al 30/06 aiuti all’80% con garanzia SACE e MCC
In base
alla norma di sostegno alle esigenze di liquidità conseguenti al “caro
bollette” nei confronti delle imprese energivore, i finanziamenti richiesti
possono essere assistiti dalle garanzie dello Stato attraverso gli strumenti
Garanzia Italia e Fondo di garanzia per le PMI.
E’ stata
estesa la garanzia straordinaria di SACE a favore delle imprese per comprovate
esigenze di liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia.
Parallelamente,
si è intervenuti anche sull’operatività del Fondo centrale di garanzia PMI
(MCC) disponendo che la relativa commissione, a fronte delle garanzie concesse
dalle banche alle imprese (reintrodotta a partire dal 1° aprile 2022), non è
dovuta per le garanzie rilasciate dal Fondo a sostegno delle esigenze di
liquidità conseguenti agli aumenti dei prezzi dell’energia.
Entrambe
le misure sono operative solamente fino al 30 giugno 2022, dunque è davvero
poco il tempo che residua alle imprese per mettere in sicurezza la propria
liquidità tramite finanziamenti bancari garantiti.
L’intervento
del Fondo di garanzia trova un limite nell’importo massimo di 5 milioni, ed è
possibile per tutte le imprese con un numero di dipendenti per l’anno 2019 non
superiore a 499 unità.
Per le mid
cap e le grandi imprese, invece, trova applicazione l’operatività di SACE.
In
entrambi i casi, la garanzia opera per finanziamenti fino a 96 mesi, con
preammortamento fino a 24 (anche 30, in taluni casi) per le garanzie del Fondo,
e fino a 36 mesi per le garanzie SACE. L’operatività del Fondo prevede
copertura in via diretta fino all’80% dell’importo erogato, ed in via indiretta
(come controgaranzia del garante) fino al 100% dell’importo, con un limite del
90% alla garanzia dei confidi; al di fuori di questi casi, la copertura è
dell’80% per la garanzia diretta e del 90% per la coassicurazione. La garanzia
SACE invece prevede percentuali decrescenti del 90, 80 e 70 per cento, con il
crescere della dimensione dell’impresa che richiede il finanziamento.
I tetti di
cumulo delle garanzie per singola impresa sono il 25% del fatturato 2019 ovvero
il doppio del costo del lavoro del 2019, oppure, in caso di superamento di
entrambi i limiti, il fabbisogno per costi di capitale d’esercizio e costi
d’investimento.
Sono da
intendersi richiamate tutte le norme di funzionamento delle garanzie di SACE e
MCC con riferimento alle condizioni soggettive dell’impresa, alla
classificazione dei relativi crediti presso il sistema bancario, alla gestione
delle proroghe e delle moratorie e al relativo rifinanziamento.
È infatti
possibile – anche per i finanziamenti “caro energia” – procedere a rifinanziare
posizioni già esistenti attraverso garanzia SACE, mediante un intervento di
nuova finanza che preveda una maggiore erogazione del 25% superiore rispetto al
finanziamento che viene estinto attraverso l’operazione di credito in oggetto.
Con
riferimento alle garanzie SACE, inoltre, è operante la possibilità di chiedere
– su una base di applicazione “caso per caso” – una durata di finanziamento
maggiore, per un importo massimo di otto anni.
Fonte: sole24ore
27/04/2022
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