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Rottamazione quater: 5 vantaggi rispetto alle precedenti sanatorie

La rottamazione-quater si presenta più conveniente rispetto alla rottamazione-ter, per cinque ragioni, che spieghiamo brevemente.

 

Sanabili tutte le sanzioni

Sotto il profilo delle entrate escluse, ricordiamo che l’edizione pregressa non contemplava la definizione delle sanzioni amministrative diverse da quelle tributarie e previdenziali.

La rottamazione quater, invece, consente di definire la totalità delle sanzioni amministrative applicando a esse il trattamento già stabilito per le multe stradali. Si dispone, pertanto, che per le sanzioni diverse dalle sanzioni tributarie e previdenziali, comprese le multe stradali, sono annullati gli interessi e le maggiorazioni, mentre resta dovuta la sorte capitale e le spese sostenute dall’agente della Riscossione, anche per la notifica della cartella.

 

Azzerati aggio e interessi

Un altro beneficio riguarda gli importi azzerati. Nella rottamazione-ter, erano comunque dovuti, oltre alla sorte capitale, gli interessi affidati all’agente della riscossione (in genere, interessi per ritardata iscrizione a ruolo) e l’aggio. Nella rottamazione quater, invece, sono azzerati tutti gli interessi e l’aggio. Occorre dunque pagare solo la sorte capitale, le spese di notifica delle cartelle ed eventuali spese per procedure esecutive.

 

Dilazione per i decaduti

E’ sufficiente non versare anche una sola rata, con la tolleranza di cinque giorni di ritardo, per perdere tutti i benefici di legge, inclusa la cancellazione dell’aggio.

Tuttavia, mentre in caso di caducazione della rottamazione-ter era fatto divieto di dilazionare il debito residuo, nella rottamazione quater tale divieto non è stato riproposto. Ne deriva che i soggetti che decadono dalla sanatoria non perdono il diritto a chiedere una nuova dilazione.

Il piano dei pagamenti ha la medesima durata e struttura della precedente rottamazione, con le prime due rate, pari al 10% ciascuna, in scadenza a luglio e novembre 2023, e le altre 16 rate di pari importo, in scadenza nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre degli anni dal 2024 al 2027.

 

Il rientro nella rottamazione

Possono essere inclusi nella nuova definizione agevolata i carichi indicati in tutte le precedenti rottamazioni, «anche» in caso di intervenuta inefficacia della stessa.

Un debitore che ha ancora in corso la rottamazione-ter può quindi abbandonare tale procedura per inserire il debito residuo nell’istanza da presentare entro la fine del prossimo mese di aprile. In particolare, le ultime rate della rottamazione ter scadono quest’anno, nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre. Tali soggetti potranno pertanto non pagare nulla il prossimo febbraio e quindi trasmettere una nuova istanza nei termini di legge, fruendo così dei vantaggi offerti dalla rottamazione quater e beneficiando inoltre di una ulteriore dilazione.

 

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