Rottamazione cartelle 2023: breve guida
Il
2023 si apre sicuramente con una buona notizia, che porta il nome di rottamazione quater. Ovvero la conferma
che la Legge di Bilancio contiene svariati strumenti che consentono di definire
i propri debiti o le proprie pendenze con Fisco ed Enti.
Di
seguito una breve panoramica degli strumenti di cui si può beneficiare.
Rottamazione cartelle
La
nuova rottamazione quater prevede che i carichi affidati (ovvero trasmessi) alla
Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 (quale data in cui il debito
è stato iscritto a ruolo) sono rottamabili pagando solamente l’imposta dovuta, le
spese di notifica e le spese per procedure esecutive, mentre vengono
completamente stralciati interessi, sanzioni e
aggio.
Possono
essere rottamati anche i debiti relativi alle precedenti rottamazioni e
procedure di saldo e stralcio (per intenderci, quelle emanate tra il 2016 e il
2019), in altre parole anche i soggetti decaduti dalle precedenti sanatorie
avranno una seconda chance di “rimontare a cavallo” a condizioni, peraltro, più
vantaggiose.
Saranno rottamabili anche le multe
stradali, ma in questo caso – essendo esse sanzioni amministrative
per definizione – lo sconto riguarderà solamente gli interessi e l’aggio.
La
domanda per aderire alla rottamazione quater va presentata solo in via
telematica entro il 30 aprile 2023 su apposita modulistica.
Entro
il 30 giugno, l’Agenzia delle Entrate comunica le somme dovute, da versare in
unica soluzione (entro il 31 luglio 2023) oppure in un massimo di 18 rate (con
interessi al tasso del 2% sulla rata, e non oltre 5 anni): le prime due rate (pari
al 10%) scadono a Luglio e Novembre 2023, mentre le restanti 16 scadono a
febbraio, maggio, luglio e novembre di ogni anno, dal 2024 al 2027.
Si
decade con il mancato pagamento anche solo di una rata (o dell’unica rata), ma è prevista una tolleranza di cinque giorni di ritardo.
E, anche se si decade, comunque non c’è il divieto di dilazionare il debito
residuo.
Le
suddette caratteristiche rendono la rottamazione quater molto più conveniente
rispetto alla precedente edizione, tanto da renderne addirittura conveniente la
transizione per quei soggetti che hanno ancora in corso rate in scadenza per la
precedente rottamazione ter.
Rottamazione “mini”
cartelle fino a 1.000 euro
La
rottamazione quater prevede anche che le mini-cartelle sotto 1.000 euro (comprensive
di capitale, interessi e sanzioni) affidate alla Riscossione dal 1° gennaio
2000 al 31 dicembre 2015, saranno annullate automaticamente e cancellate
immediatamente, senza alcuna domanda da parte del contribuente. La data
rilevante per l’annullamento automatico, anche dei debiti ricompresi in
precedenti definizioni agevolate, è fissata al 31 marzo 2023. Attenzione però
che questo riguarda solo Agenzia Entrate, Agenzia Entrate-Riscossione, altre
agenzie fiscali ed enti previdenziali. Per le entrate di competenza degli enti
locali (o enti previdenziali privati) saranno annullati solamente interessi e
sanzioni amministrative (tra cui l’aggio), ma
non il capitale (cioè l’imposta dovuta) né il rimborso delle spese esecutive e
di notifica. Tutto
questo salvo diversa delibera dei Comuni (più favorevole o meno favorevole) da
adottare entro il 31 gennaio 2023. Qualora la delibera sia meno
favorevole e dunque i Comuni “vietino” lo stralcio totale delle cartelle, sarà
sempre possibile usufruire della rottamazione “normale” con sgravio di
interessi, sanzioni e aggio (o – per le multe stradali – annullamento di soli interessi
e aggio, ma non di sanzioni, spese esecutive e di notifica).
Avvisi bonari
La
rottamazione quater prevede meccanismi agevolati di definizione anche per gli
avvisi bonari. In particolare, gli avvisi bonari (atti non ancora trasformati
in cartelle esattoriali) relativi ad errori emersi a seguito dei controlli
automatizzati delle dichiarazioni relative ai periodi di imposta in corso al 2019,
2020 e 2021, potranno essere definiti con una “mini” sanzione ultraridotta al
3%. Ciò vale anche per gli avvisi bonari il cui pagamento è ancora in corso al
1° gennaio 2023.
Liti pendenti
In
base alla rottamazione quater, saranno anche definibili le liti con Agenzia delle
Entrate o delle Dogane e dei Monopoli in qualunque stato e grado di giudizio,
ma non con Agenzia Entrate Riscossione e con enti locali. La percentuale di definizione
può variare dal 100% al 5% a seconda di quante sentenze favorevoli il
contribuente ha già “incassato” e a seconda che le sanzioni siano collegate o
meno al tributo. La definizione si perfeziona con la presentazione della
domanda entro il 30 giugno 2023 e il pagamento del relativo importo pari al
valore della controversia.
Accertamenti con adesione
Un
ulteriore tassello della rottamazione quater riguarda il meccanismo di
definizione degli accertamenti. In particolare, gli accertamenti consegnati dall’Agenzia
delle entrate fino al 31 marzo 2023 sono definibili in maniera agevolata con il
pagamento ultraridotto delle sanzioni ad un diciottesimo del minimo, in un
massimo di 20 rate trimestrali.
Per
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